
La ventilazione meccanica protettiva precoce è fondamentale per ottenere risultati nei pazienti ARDS
Lo studio Lungsafe ha dimostrato che la ventilazione protettiva non è applicata in modo costante, evidenziando la necessità di avere al posto letto strumenti più accessibili ed efficaci per l'identificazione dei polmoni a rischio [1]. Questo importante studio ha concluso che l'ARDS è sottovalutata, non adeguatamente trattata e ancora associata a un tasso di mortalità elevato.
Come evitare lo stress polmonare dinamico eccessivo e lesioni diaframmatiche?[1]
dei pazienti affetti da ARDS l'ha sviluppata nelle prime 48 ore di ventilazione invasiva.
ha ricevuto una PEEP inferiore a 12 cmH2O.
ha ricevuto un volume corrente superiore a 8 ml/kg di PBW.
soffre di debolezza diaframmatica associata a esiti insoddisfacenti.
Ventilazione protettiva per polmoni e diaframma
L'obiettivo della ventilazione meccanica nei pazienti con ARDS è mantenere lo scambio gassoso evitando al contempo le complicanze come: le lesioni polmonari indotte dalla ventilazione (VILI), la polmonite associata al ventilatore (VAP) o la disfunzione del diaframma indotta dalla ventilazione (VIDD). [2]
Le strategie di ventilazione protettiva proposte come standard di cura prevedono bassi volumi correnti per peso corporeo previsto (PBW) e pressione di plateau e driving pressure limitate, al fine di ridurre il rischio di lesioni polmonari indotte dalla ventilazione (VILI) [3].
Il riconoscimento tempestivo e l'immediata adesione alla ventilazione protettiva possono essere importanti per ridurre al minimo la mortalità in terapia intensiva nei pazienti con ARDS [4].
Vedere i riferimenti [2], [3], [5]
Perché la driving pressure?
La driving pressure (ΔP) è una misura indiretta dello sforzo polmonare. È stata definita come il rapporto tra il volume corrente e la compliance totale del sistema respiratorio (ΔP = VT/CRS) e può essere comunemente calcolata, per i pazienti che non compiono sforzi inspiratori, come pressione di plateau meno PEEP (ΔP = Pplateau - PEEP).
Amato et al. hanno identificato la ΔP come principale determinante delle lesioni polmonari indotte dalla ventilazione (VILI) e come il parametro di ventilazione più strettamente correlato alla mortalità, in particolare a valori ΔP >14 cm H2O [1][3]. Puntare alla ΔP come mezzo per ridurre al minimo le lesioni polmonari sembra un approccio ragionevole per migliorare gli esiti dei pazienti.

Volume corrente protettivo pari a 6 ml/kg di PBW
I pazienti affetti da ARDS manifestano un'atelettasia dipendente che aggrava le lesioni polmonari durante la ventilazione meccanica, riducendo le dimensioni del polmone disponibile per la ventilazione corrente e aumentando lo stress polmonare, anche quando si utilizzano volumi correnti "sicuri".[6]

L'approccio a polmone aperto (OLA)
L'approccio a polmone aperto (OLA), incluse le manovre di reclutamento polmonare e la titolazione della PEEP, può migliorare significativamente l'ossigenazione, riducendo al contempo le lesioni polmonari. [2] [6] Nella prova clinica dell'approccio a polmone aperto, l'ossigenazione e la driving pressure sono state migliorate senza effetti negativi sulla mortalità, sui giorni in cui al paziente non è applicata una ventilazione meccanica o sul barotrauma [7]. Questa prova ha mostrato anche uno dei tassi di mortalità più bassi riferiti per i pazienti con ARDS consolidata: il 25%.
Riferimento grafico [7]
Le manovre di reclutamento polmonare (RP) hanno una loro efficacia ?
Da una recente revisione sistematica e meta-analisi di studi randomizzati,
confrontando tra loro strategie di ventilazione meccanica con e senza RP,
è emerso che le RP sono sicure e ben tollerate [8].
Mantenere uno sforzo inspiratorio ottimale
e proteggere il diaframma

Perché proteggere il diaframma?
La debolezza del diaframma è prevalente (23–84%) nei pazienti in terapia intensiva e costantemente associata a esiti insoddisfacenti [12]. Il 29% dei pazienti subisce insuccessi nello svezzamento a causa della disfunzione del diaframma e prolunga il tempo di ventilazione meccanica fino a 16 giorni [13].

Monitoraggio Edi
La prevenzione dell'atrofia da disuso e di uno sforzo respiratorio elevato è il fondamento della ventilazione meccanica protettiva del diaframma, in cui il monitoraggio Edi viene proposto come metodo per ottenere il carico fisiologico del diaframma. [14]
Riferimenti
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Bellani, et al Epidemiology, Patterns of Care, and Mortality for Patients With Acute Respiratory Distress Syndrome in Intensive Care Units in 50 Countries JAMA. 2016;315(8):788-800. doi:10.1001/jama.2016.0291.
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Amato MB, Meade MO, Slutsky AS, et al.Driving pressure and survival in the acuterespiratory distress syndrome. N Engl J Med. 2015;372(8):747-755.
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Needham et al.: Timing of Tidal Volume and ICU Mortality in ARDS, ATS Journal 2015
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Yoshida T et al. Spontaneous Breathing during Mechanical Ventilation: Risks, Mechanisms, and Management (FIFTY YEARS OF RESEARCH IN ARDS). Am J Respir Crit Care Med Medicine Volume 195 Number 8 | April 15 2017
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Kim et al. Diaphragm dysfunction (DD) assessed by ultrasonography: influence on weaning from mechanical ventilation. Crit Care Med. 2011 Dec;39(12):2627-30
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Heunks L, Ottenheijm C. Diaphragm Protective Mechanical Ventilation to Improve Outcome in ICU Patients? Am J Respir Crit Care Med. 2017.